Ragazze e matematica: sono davvero meno brave dei ragazzi?
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È vero che noi ragazze siamo meno brave dei maschietti in matematica?
Secondo l’indagine internazionale PISA (Program for International Student Assessment) nella maggior parte dei Paesi del mondo è così. E lo è anche in Italia.
Cos’è l’indagine PISA
Il programma di valutazione internazionale degli studenti (PISA) promosso dall’OCSE, nasce nel 2000. Il suo scopo è quello di valutare il livello di conoscenze e competenze dei ragazzi dei principali Paesi industrializzati.
Questo avviene attraverso un test scritto della durata di 2 ore suddiviso in tre parti: matematica, lettura e scienze.
Risultati di matematica
L’indagine del 2012 si è concentrata principalmente sulla matematica e i risultati per l’Italia non sono stati proprio tra i migliori.
I punteggi medi italiani sono infatti inferiori alla media OCSE. Tuttavia l’Italia risulta essere uno tra i Paesi che ha avuto il maggiore miglioramento rispetto alle precedenti indagini. La percentuale dei low performers è infatti diminuita a vantaggio di quella dei top performers.
In Italia gli studenti sono molto più bravi ad interpretare, applicare e valutare risultati matematici piuttosto che a formulare situazioni in modo matematico.
Quelli che manifestano poi una maggiore determinazione e motivazione nello studio ottengono risultati più alti.
Uno dei dati senza dubbio più interessanti che emerge da questa indagine è che in Italia il livello di ansia nei confronti della matematica è superiore alla media degli altri Paesi.
Poiché gli studenti che provano ansia evitano la materia e le scelte professionali che la presuppongono, nel mercato del lavoro le competenze matematiche sono sempre più insufficienti.
Questa ansia si ripercuote inoltre sull’autostima portando chi non crede nelle proprie capacità a non compiere gli sforzi necessari per risolvere problemi complessi.
Ragazzi VS ragazze: chi sono i migliori?
In merito al divario di genere nel mercato del lavoro molti Paesi dell’OCSE hanno fatto notevoli progressi. Uomini e donne hanno spesso pari opportunità e possibilità di successo.
Quello che tuttavia sta accadendo è un aumento del divario in materia d’istruzione. I ragazzi rispetto alle loro coetanee si dedicano meno allo studio, leggono meno, giocano più ai videogames e hanno più probabilità di abbandonare la scuola.
Se questi dati sono veri allora perché dall’indagine PISA emerge un netto divario tra maschi e femmine a svantaggio di quest’ultime?
I 3 motivi per cui le ragazze sono meno brave in matematica
In media nei Paesi OCSE i ragazzi hanno ottenuto risultati superiori a quelli delle ragazze.
Con un focus sulle differenze di genere l’OCSE cerca di spiegare i motivi di questi risultati, che sono principalmente 3.
- Le ragazze hanno meno fiducia nelle proprie capacità matematiche
- Le ragazze, anche quelle che ottengono buoni risultati, provano maggiore ansia nei confronti della matematica
- Le ragazze hanno maggiori difficoltà nel risolvere problemi che richiedono la capacità di pensare come uno scienziato, come elaborare situazioni utilizzando formule matematiche
Come risolvere questo divario di genere
Chi può risolvere questo divario di genere in ambito accademico?
- I genitori in primis, dando alle proprie figlie lo stesso incoraggiamento e sostegno dato ai figli maschi. Ricerche mostrano infatti che non sempre è così e che i genitori stimolano maggiormente i maschi a lavorare in ambito STEM.
- Gli insegnanti, sostenendo le proprie alunne e utilizzando metodi d’insegnamento che spingano gli studenti a risolvere i problemi matematici in modo indipendente.
I divari di genere nell’ambito dell’istruzione non sono pertanto determinati dalle differenze congenite nelle capacità dei singoli.
Maschi e femmine hanno le stesse possibilità di eccellere.
Forza allora ragazze!