Quello che non puoi non sapere sulla festa della donna
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Cos’è e cosa si festeggia?
Si festeggiano le lotte e le conquiste delle donne senza distinzione di etnia, lingua, cultura, contesto economico o politico. È un’occasione per guardare al potenziale ancora inespresso che le donne hanno e che spesso viene limitato da fattori esterni.
Perché l’8 marzo?
Su questo punto c’è confusione. Ci sono una versione ufficiale e una “apocrifa”. Scegliete voi quella che vi piace di più.
Prima versione (ufficiale)
La prima “festa” delle donne è stata celebrata il 28 Febbraio (l’ultima domenica di febbraio) del 1909 negli Stati Uniti. Era una protesta delle donne contro le cattive condizioni di lavoro. Da allora fino al 1913 si è sempre festeggiata l’ultima domenica di Febbraio. Nel 1913 in Russia si usava un calendario diverso da quello in uso nel resto d’Europa. In Russia si usava il calendario Giuliano mentre nel resto d’Europa quello Gregoriano (il nostro, normale). L’ultima domenica del mese di Febbraio del 1913, del calendario Giuliano, era il giorno 23 che era proprio l’8 marzo del calendario “normale”. Da allora lo si è celebrato l’8 marzo. Quindi sembra proprio che questa data – poi diventata quella ufficiale – sia figlia di un fraintendimento tra calendari.
Questa storia però legava molto la festa dell’8 marzo all’Unione Sovietica e quindi ai comunisti. La festa diventava così una festa “di sinistra”. Allora qualcuno sembra essersi inventato un’altra storia, che – guarda un po’ – lega le origini della festa agli Stati Uniti.
Seconda versione (apocrifa)
Questa storia racconta che tutto è iniziato nel 1857, proprio l’8 Marzo. Un gruppo di donne che lavoravano in una fabbrica di vestiti di New York ha marciato per protestare contro le loro cattive condizioni di lavoro. Cinquantuno anni dopo, c’è stata un’altra marcia sempre a New York, molto simile alla precedente, sempre per protestare contro le cattive condizioni di lavoro. Questi due episodi sembra che abbiano fissato la data proprio all’8 Marzo.
Perché si regalano le mimose?
Innanzitutto dovete sapere che la mimosa per la festa della donna è una cosa tutta italiana. Se andate all’estero e regalate una mimosa per l’8 marzo, la vostra bella apprezzerà ma non capirà il nesso con la festa della donna.
Fino agli anni del secondo dopoguerra in Italia la festa della donna non veniva considerata ne celebrata più di un tanto. Era etichettata come una festa “comunista” date le sue origini sovietiche. E furono proprio i comunisti ad occuparsi di scegliere il fiore più adatto.
Nel 1946 la festa viene ufficializzata e con lei il suo fiore: la mimosa. Ma la mimosa non fu l’unico fiore in lizza per l’elezione a simbolo ufficiale della festa. Il Partito Comunista infatti prima propose la violetta. Poi però si accorsero che era un fiore caro e difficile da trovare, quindi non molto di sinistra. Allora arriva Teresa Mattei ex partigiana che propone un fiore molto più economico, che si potesse cogliere gratis con facilità e che le ricordava i partigiani perché era quello che questi regalavano alle staffette: la mimosa. L’idea piacque e la mimosa vinse contro la violetta. La Mattei morta nel 2013 alla tenera età di 92 anni una volta disse: “Quando nel giorno della festa della donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa penso che tutto il nostro impegno non è stato vano”. E brava Teresa!