Math Dance: la matematica virale
Photo credits to Philippe @PhilipsShiu.
Vi è mai capitato a scuola di iniziare a prendere appunti e piano piano, mentre il prof spiega con un tono di voce incredibilmente piatto e privo di ogni minimo entusiasmo, i vostri appunti si trasformano in schizzi, bozze, fumetti e vi lasciate andare alla creatività? Ebbene questi schizzi potrebbero diventare virali… O addirittura grazie a questi “scarabocchi” potrebbe essere più semplice imparare per esempio le funzioni matematiche. Questi “doodles”, chiamati così in inglese, riguardano, non solo i teenager, ma tutti senza nessuna distinzione di età e di professione, perfino i presidenti!
È incredibile come il termine “virale“, da sempre termine medico utilizzato in senso negativo, negli ultimi anni sia diventato uno dei termini più utilizzati con una connotazione ampiamente positiva. Video, foto, frasi il tutto condiviso ad una velocità incredibile, una lunga catena che collega persone che non si conoscono ma sono legate tra di loro da altre persone “intermedie”, proprio come affermava la teoria dei sei gradi di separazione, anche se un recente studio afferma come il grado sia sceso a 5… o addirittura a meno, come sostiene Domitilla Ferrari!
Diciamoci la verità, la maggior parte delle cose “virali” sono semplici passatempi, utili giusto il tempo di una risata e di certo saranno scordati con la stessa velocità con cui sono diventati famosi. Eppure non sempre tutto deve essere così.
In questo periodo sta circolando per la rete la “math dance” (la danza della matematica) che vedete nella foto in alto! I crediti per la foto vanno a Philippe @PhilipsShiu.
Un’immagine virale che sembra presa proprio dagli schizzi che ognuno di noi faceva in classe durante le ore più noiose. Grafica basica e lineare, disegni fatti con la matita, faccette simpatiche che riescono a strapparti un sorriso, ma dopo l’impatto iniziale inizi a capire che sono solo apparentemente elementi disegnati a caso e che le varie figure rappresentano, in realtà, le diverse funzioni matematiche tanto amate o tanto odiate.
Il coseno, il seno, la tangente, il modulo, la circonferenza, etc…. tutte sono disegnate in modo rapido, intuitivo e divertente che è al tempo stesso la via più semplice e più immediata per imparare e assimilare tutte le nozioni, anche quelle che a primo impatto ci sembrano più ostiche.
Vedere i grafici delle diverse funzioni realizzati tramite movimenti delle braccia e non più all’interno di un rigido schema di assi cartesiani, rende la matematica meno astratta e più reale. Ed è questa la giusta chiave di lettura.
Non tutte le ciambelle riescono però con il buco, e se guardate attentamente troverete anche un errore, ma la riuscita complessiva è talmente carina che si può anche perdonare!
Non so se la “math dance” diventerà il ballo tormentone della prossima estate ma almeno dimostra come la matematica possa essere semplice e divertente.