Redooc: la matematica diventa startup e palestra online
Share the post "Redooc: la matematica diventa startup e palestra online"
Pubblichiamo oggi l’intervista a Chiara Burberi di Redooc per we4italy, la piattaforma collaborativa voluta da Unioncamere per contribuire a diffondere la cultura d’impresa e favorire la nascita di nuove idee di innovazione e business.
Volete scoprire cosa si nasconde dietro la palestra della matematica più grande d’Italia? Oggi vi accontentiamo!
Redooc: la matematica diventa startup e palestra online
Per me che ho sempre avuto problemi in materie scientifiche – tra il desiderio di comprenderle e la fatica di seguire spiegazioni estremamente “tecniche” o scolastiche – scoprire Redooc è stata una felice sorpresa perché questa startup nasce proprio per spiegare le materie scientifiche ai giovani in maniera efficace, giocosa e con gli strumenti della contemporaneità.
Redooc nasce poco più di 2 anni fa ed è la “Palestra della Matematica più grande d’Italia“, una biblioteca nativa digitale dedicata alle materie STEM (Science, Technology,Engineering and Math) a partire dalla matematica, finalmente spiegata con il linguaggio dei giovani (video, immagini, esercizi gamificati,…).
La startup è un’idea di Chiara Burberi, che ha lavorato in Business Performance Institute, una società di Learning Consulting (Partner), in UniCredit Group (Head of Retail Foreign Banks, Head of Group Organization e Compliance Chief Operating Officer) e in McKinsey & Co (Associate Principal). Ha anche svolto incarichi come Professore a contratto presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma e, subito dopo la laurea, è stata Borsista in Economia delle Aziende Industriali presso l’Università Bocconi.
Ho chiesto a Chiara di raccontarci qualcosa del suo progetto, che in 2 anni si è ingrandito e ha ottenuto successi e riscontri super positivi!
Come ti è venuta l’idea di Redooc?
Redooc è nata pensando ai miei figli, ai miei nipoti, a tutte le ragazze e ragazzi italianiche hanno avuto la fortuna di nascere in un grande Paese. Anche per questo siamo in beta permanente: loro crescono, Redooc cresce con loro…
Quale difficoltà hai incontrato lungo il tuo cammino mentre mettevi su la tua startup e come le hai risolte?
In una start up ogni giorno è complesso: bisogna inventarsi tutto, dentro l’azienda e fuori nel mercato. Ogni mattina ti sembra di ricominciare da zero.
In particolare, nel settore dell’education online creare un modello di business a pagamento in un mercato apparentemente gratuito (pochi capiscono il ruolo della pubblicità!) e in un mercato scolastico dominato da abitudini più che centenarie non è né semplice né facile… Le difficoltà si gestiscono prendendosi il giusto tempo per razionalizzare la situazione e confrontandosi con persone d’esperienza. Ma c’è un ingrediente segreto: la passione sincera per quello che stai facendo, perché ne vedi il valore vero, malgrado le difficoltà, le delusioni, la fatica. Quindi ogni sera sono tentata di smettere. Poi ogni mattina cambio idea.
Quali sono le motivazioni alla base del tuo successo?
Dipende dalla definizione di successo. Per me il successo è l’equilibrio (dinamico) che raggiungo ogni giorno tra lavoro e famiglia. Per questo faccio leva su tre mie caratteristiche: curiosità, passione, non accontentarsi mai… Come ha saggiamente osservato mio marito, all’inizio della mia avventura con Redooc “il tuo grande talento è la capacità di non smettere mai di imparare”.
Lesson learnt: cosa abbiamo imparato da Chiara?
Un imprenditore non può mai smettere di imparare: formazione, curiosità e attenzione sono alla base di qualsiasi successo di business, anche quando, come Chiara, si hanno competenze e cultura elevata. Ogni giorno ci si trova di fronte a esperienze che non sempre sono valutabili in anticipo ed è necessario esercitare una buona dose di serendipità, ovvero la capacità di imparare cose nuove anche dove non avremmo mai pensato di trovarle e esercitare il necessario “pensiero laterale” che ci rende flessibili. Chiara ha alle spalle una forte e consolidata esperienza professionale ma con Redooc si è messa in gioco, come avrebbe fatto all’inizio di una carriera.