immacolat intervista

La passione per la matematica nasce dal ragionamento

Ecco una nuova amica di Redooc: Immacolata Garzilli.

Ricevo una mail, a fine agosto: “Sono venuta a conoscenza del vostro blog tramite il sito del Corriere della Sera circa un anno fa e, circa da un anno, seguo la crescita del vostro progetto“. Sono curiosa, ci sentiamo via skype dopo qualche giorno, decidiamo di approfondire la reciproca conoscenza in un modo pragmatico, quello che preferisco: Immacolata scrive dei post su matematica, didattica e dintorni… e noi li ospitiamo sul blog di Redooc.

Immacolata si presenta così.

Laureata in Matematica, ho conseguito un Dottorato in Biologia Computazionale che mi ha insegnato ad usare equazioni e astratte teorie matematiche come strumenti per descrivere quello che osservo. Amo i libri, i viaggi, le fotografie, l’arte e la danza ed in tutte le mie passioni un po’ di matematica la ritrovo sempre: proprio non direi che la matematica sia arida!

  • Da quando è cominciata la tua passione per la Matematica? Quando ero alle medie: mi ero sempre sentita più portata per le materie artistiche e per l’Italiano; solo la geometria mi piaceva un po’, perché la usavo per disegnare, ma non ricordavo mai le proprietà delle operazioni ed i compiti in classe di matematica erano il mio incubo! Poi, un giorno, la prof. ci diede una pagina intera di esercizi e ci lasciò liberi di farne quanti ne volevamo: all’inizio cominciai solo per dovere, ma più andavo avanti con gli esercizi, più capivo come funzionava il gioco fino a quando non cominciai ad appassionarmi…il bello era che non dovevo imparare quasi nulla a memoria: ci arrivavo ragionando!
  • A tutti i tuoi insegnanti di matematica vorresti dire… che il loro contributo è stato fondamentale, soprattutto nel pretendere che insistessi nel tentativo di capire meglio cosa stavo facendo quando, all’inizio, ero restia e per avermi spronato a risolvere esercizi sempre più difficili, permettendomi anche di sbagliare.
  • L’ultima volta che hai usato la matematica è… in senso “puro” stamattina mentre svolgevo una simulazione del mio modello ma, in realtà, credo di usarla involontariamente molto spesso: mi dicono che si vede che ho fatto matematica perché cerco sempre di “ottimizzare”!
  • La volta che la matematica ti ha stupito… mi stupisce tutte le volte in cui le simulazioni riproducono esattamente quello che osservo; come fanno delle equazioni su carta a descrivere così bene la realtà? Da studentessa, invece, mi stupivo quando, seguendo il ragionamento nella dimostrazione di un teorema, scoprivo che in quel mondo astratto “tutto tornava” e aveva senso anche partendo da lontano: mi sembrava di essere Alice nel paese delle meraviglie (non a caso scritto da un matematico…) !
  • La volta che la matematica ti ha fatto arrabbiare… tutte le volte che qualcuno si aspetta che faccia un conto velocissimo ed invece…
  • Un consiglio per le ragazze…non abbiate paura dei numeri: non capire è assolutamente normale, ma ciò non vuol dire che non siete in grado! Quando qualcosa non è chiaro fatevelo rispiegare e continuate a provarci fino a quando la soddisfazione non vi ripagherà! Se il risolvere un problema vi sembrerà inutile, pretendete di sapere a cosa serve: ci sarà anche un motivo per cui insistono tanto per farvi studiare, no?

Grazie da Redooc