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#IoSonoMilano. La Scuola, nelle case, si sta preparando al futuro, con gli studenti al centro.

#IosonoMilano

#IoSonoMilano. La Scuola, nelle case, si sta preparando al futuro, con gli studenti al centro. L‘intervista in versione integrale per Vanity Fair, per l’iniziativa #IoSonoMilano.

Se invece che una realtà ormai avviata, Redooc fosse ai suoi primi passi, come affronteresti questo periodo così complesso, in stallo con il coronavirus? Quali escamotages metteresti in atto?

Sei anni fa Redooc era una piccola realtà con una grande visione: cambiare il modo di insegnare e apprendere la matematica in Italia, materia di base per le materie scientifiche e quindi per lo sviluppo tecnologico. Sei anni fa saremmo stati nei fatti totalmente impreparati a gestire su scala nazionale – dalla scuola Primaria alla Maturità – un’emergenza di questo tipo. Ma di sicuro il Team Redooc si sarebbe inventato qualcosa :-) 

Oggi stiamo cambiando nelle scuole italiane, passo dopo passo, la didattica delle competenze di base “leggere, scrivere e far di conto” che vuol dire “saper ragionare”, l’unica competenza utile per la vita adulta. Oggi non dobbiamo inventarci nulla: dobbiamo solo continuare a far conoscere redooc.com, piattaforma basata sui principi di gamification (si, proprio così, con livelli di gioco, classifiche, avatar, diplomi…) che offre tutto il programma di matematica dalla Primaria all’Università; e poi italiano, Invalsi, fisica, educazione finanziaria, giochi di logica, laboratori e tanto altro. Migliaia di video lezioni, più di 80.000 esercizi interattivi spiegati, materiale cartaceo da scaricare, materiale per DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento). Un enorme serbatoio di materiale didattico per i docenti, in continuo ampliamento, “per tutti gli stili di apprendimento e insegnamento”

Questo strano periodo che cosa ci può insegnare?

La nostra generazione di genitori e docenti è ospite in questo secolo. Siamo nel 2020: i ragazzi e le ragazze in età scolare, tra i 6 e i 19 anni (poco più di 7 milioni) sono tutti nati nel nuovo secolo e hanno capacità e talenti che spesso non riusciamo a cogliere, impegnati come siamo a leggere i loro comportamenti con le “lenti” del secolo passato. Finalmente il futuro sta dettando le nuove regole del gioco. Al rientro a scuola, negli ambienti fisici comuni, la scuola non sarà più la stessa: tutti i docenti, finalmente nessuno escluso, avranno iniziato il loro percorso di cambiamento, anzi, di evoluzione verso la nuova didattica. La Scuola del futuro sta iniziando a prendere forma, nelle case degli italiani, con gli studenti al centro, finalmente!

Per Redooc questo momento potrebbe però anche essere l’occasione per ampliarsi ulteriormente, sbaglio?

Ogni cambiamento è una grande opportunità, vale per le persone, per le aziende e naturalmente anche per la scuola! Per redooc.com è un’occasione per accelerare il contatto con le scuole e le famiglie italiane. L’iniziativa#ScuolaACasa che abbiamo lanciato grazie al contributo e con il supporto di Global Thinking Foundation non finirà con la fine dell'”emergenza Coronavirus”perchè “l’emergenza della Scuola” in Italia è e resterà strutturale finchè non ci sarà voglia  di definire una “strategia dell’educazione”, in ottica di Sostenibilità, secondo le logiche dell’Agenda 2030 dell’ONU. Magari è l’occasione anche per il Ministero di cambiare nome: invece di ”istruzione”, potrebbe utilizzare “educazione”, dal latino educere, che mi piace tradurre con “tirare fuori il meglio, dando opportunità”. 

Che cosa possono fare le scuole per affrontare momenti come questo?

Ci sono circa 850.000 docenti in Italia. Sono i singoli docenti e dirigenti scolastici che fanno la differenza nella scuola. Il mio suggerimento è “mettersi nei panni degli studenti” e “chiedere agli studenti”. Quali sono le preferenze e le abitudini dei ragazzi?  Cosa amano fare, li interessa, li muove? I giovani sono diversi da noi, come noi dai nostri genitori, forse di più. E allora qual è il problema? Mi sembra invece una bella notizia! Ripeto spesso che la nostra generazione (di genitori e insegnanti) è la prima che non può dirsi più saggia della generazione successiva. 

Quante persone sono impegnate ora a lavorare per/con Redooc?

Il nucleo centrale del Team Redooc è composto da 5 persone (4 donne e 1 uomo), che si occupa di tutti gli aspetti del prodotto. Il Team è affiancato da una rete a dimensione variabile di autori, commerciali, consulenti. E poi ci sono gli utenti (studenti, docenti e genitori) che ci spingono e ci aiutano a migliorare ogni giorno, suggerendo, commentando, immaginando con noi come migliorare redooc.com nei contenuti e nelle funzionalità. 

Quanto tempo ci vuole perché una realtà come la tua conquisti il “suo” spazio sul mercato?

Il settore dell’education in cui redooc.com lavora è un settore difficile, chiuso, lento al cambiamento in tutti i paesi. L’Italia non fa eccezione, complice l’arretratezza digitale delle infrastrutture e della popolazione.  Il vero cliente, lo studente, non è mai stato al centro dell’attenzione, se non per la valutazione, considerata spesso un giudizio inappellabile sulla persona. La matematica è stata relegata fin dalla riforma del secolo scorso a materia per tecnici o per pochi, convincendo gli italiani che o si nasce con un talento matematico evidente o è meglio arrendersi, negando all’Italia di esprimere un potenziale enorme. L’italiano sta perdendo l’uso di congiuntivi, subordinate e punteggiatura. La conoscenza della lingua inglese è teorica.

Potrei continuare nell’elenco, invece mi chiedo “quanto tempo ci vuole per cambiare rotta?”. La mia risposta è “il tempo di definire una vera strategia dell’educazione che abbia come obiettivo un futuro sostenibile per l’Italia e per gli italiani”.

#IosonoMilano

Chiara Burberi – AD redooc.com 

#IoSonoMilano.

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