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Inizia la scuola: ecco le startup che stanno cambiano l’Istruzione in Italia

Il 14 settembre inizia la scuola: Millionarie dedica al rientro in classe per gli 8 milioni di studenti un bell’articolo – Le Start up che fanno Scuola – con un po’ di proposte di didattica innovativa. Tra queste c’è anche Redooc!
Il mondo sta cambiando e con esso anche l’istruzione che dovrà riuscire a coinvolgere con metodologie innovative gli studenti nativi digitali, sempre più connessi ed immersi nelle nuove tecnologie.

Come sta cambiando l’istruzione in Italia?

Il Professore in cattedra è un modello superato
“Il modello di insegnamento frontale, con il docente che trasmette le sue conoscenze, lo studente che prende appunti e poi a casa studia la lezione, è un modello che non funziona più” spiega Dianora Bardi, vicepresidente del Centro studi ImparaDigitale, che promuove l’utilizzo di tablet ed e-book nelle scuole. Lo studente deve diventare attivo: imparare facendo, lavorare in gruppo, condividere i documenti, utilizzare la rete in modo intelligente. Questa è la didattica intelligente necessaria per affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro.

L’opportunità c’è per chi vuole sperimentare
Per innovarsi occorrono professori disponibili a cambiare, utilizzando tablet e smartphone, impostando lezioni-laboratorio, collaborando tra loro. Le opportunità ci sono per chi vuole sperimentare e mettersi in gioco. Su YouTube puoi trovare da Gassman che legge Dante a Giulio Pompei, 32enne insegnante romano di scienze alle scuole medie e superiori, che sul suo canale Doyouspeakscience spiega la scienza con illustrazioni e un linguaggio accessibile a tutti.
A proposito, hai dato un’occhiata al nostro canale YouTube dedicato alla matematica? Facci un salto!

A lezione con lo smartphone
Un’altra interessante realtà innovativa per quanto riguarda l’istruzione online è Oilproject. Il suo fondatore, Marco De Rossi, spiega: “Con Oilproject diamo la possibilità di studiare dal proprio smartphone, tablet o pc, integrando e approfondendo quanto si è imparato a scuola”. E ancora: “Serve allo studente pigro che vuole risposte veloci e a quello bravo che, se il giorno dopo ha per esempio un’interrogazione di letteratura, sa che se studierà su uno dei nostri corsi leggerà tagli interpretativi diversi e approfondimenti che gli permetteranno di imparare più cose, e magari prendere un voto più alto.

Tutti con i debiti di matematica (e qualcuno pensa a risolverli)
Secondo i test Pisa, che valutano la preparazione matematica dei ragazzi di 15 anni, l’Italia è al 32° posto, al di sotto della media Ocse. E i lavori più richiesti in questo periodo sono proprio quelli a più alta competenza matematica. Purtroppo è una materia vista come uno scoglio insuperabile. “Un ragazzo su quattro prende il debito a settembre” spiega Chiara Burberi, co-founder di Redooc, una piattaforma per l’apprendimento della matematica. “Non sappiamo calcolare il resto, lo sconto, le percentuali. E la nostra scuola non sa ancora come cambiare i suoi metodi. Così abbiamo pensato di farlo noi. Stiamo riscrivendo i programmi delle superiori con un linguaggio accattivante per i ragazzi, che comprende anche immagini e video. I monomi e i polinomi diventano programmi di viaggio, le frazioni cocktail alle feste, le potenze cene tra amici, le equazioni decisioni su cosa fare il sabato sera, le disequazioni come gestire un budget di viaggio”. L’approccio di Redooc è freemium: i primi 14 giorni sono gratuiti, poi o ci si accontenta del 20% dei contenuti o si paga un abbonamento di 9,90 euro al mese.

E se la scuola ha bisogno di soldi … Ecco il crowdfunding
Guglielmo Apolloni e Luca Talarico, da Berlino, si sono inventati “School Raising” un crowfunding “verticale”, che finanzia solo i progetti che arrivano dalle scuole. “Le scuole caricano sul nostro sito il progetto, che prevede tre fasi di raccolta: la prima rivolta ai family&friends, la seconda a chi abita nel territorio, la terza a tutti gli altri. Il donatore ottiene ricompense a seconda di quanto ha versato. A Ferrara, finanziando con almeno 80 euro l’acquisto di una stampante 3D al Liceo Roiti, si poteva partecipare al corso di formazione sulla stampante. Il nostro lavoro consiste nel rendere questi progetti più appetibili, migliorando la comunicazione o inserendo ricompense che ne aumentino il valore.

Come sta cambiando l’istruzione in Italia!