Il gioco della valigia. Così i vostri figli impareranno la matematica
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Ecco un altro articolo della serie sulla Matematica quotidiana, scritto da Chiara Burberi di Redooc e ospitato da La27Ora, il blog al femminile del Corriere della Sera: racconta le storie e le idee di chi insegue un equilibrio tra lavoro (che sia in ufficio o in casa), famiglia, se stesse.
Ecco il radio post per scoprire divertentissimi giochi per imparare attraverso il gioco l’addizione e la sottrazione divertendosi insieme!
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La matematica quotidiana serve anche a giocare con i propri figli… per imparare a «fare» (le valigie, i conti della spesa, …) e contribuire così a far crescere il loro senso di responsabilità, sul valore delle cose, delle azioni e anche dei soldi.
Ma come aiutarli a capire che le operazioni che studiano a scuola servono nella vita quotidiana? Ecco un paio di giochi da provare!
Il primo passo per imparare ad usare addizione e sottrazione e le loro proprietà (io li chiamo trucchi) può essere fatto nel momento di fare le valigie! Va bene anche riordinare l’armadio… lo dico per esperienza diretta!
Se hai messo in valigia 8 magliette, cosa ottieni se ne togli 7? E se ne aggiungi 2 e invece di 7 ne togli 9? Si può andare avanti all’infinito!
Un suggerimento? Avere la pazienza di iniziare a giocare con la propria valigia… e non con quella del bimbo/a! L’orgoglio di aiutare la mamma a fare la valigia non ha limiti! Sì, anche questo è un trucco… davvero efficace! Poi si passa alla valigia del bimbo/a.
La spesa: non solo somma e sottrazione
Fare i conti della spesa è un gioco davvero quotidiano, un’opportunità di allenamento sempre a disposizione. Io ho iniziato ad appassionarmi a questo gioco grazie ai miei nonni, che avevano un bel negozio di merceria in campagna, dove d’estate – avevo 8-9 anni – li aiutavo: misuravo tessuti, pesavo la lana, contavo bottoni e traducevo tutto in prezzi. Li aiutavo a fare tutti i conti e a dare i resti (non c’era il registratore di cassa all’epoca ma neppure la calcolatrice). Mi avevano anche insegnato un trucco per calcolare gli sconti: vicino al prezzo in cifre c’era scritto un prezzo in lettere che era il costo di acquisto della merce e mi avevano dato delle regole semplici per definire uno sconto ragionevole.
All’epoca i compiti delle vacanze delle elementari erano opzionali, ma ho davvero imparato tanto in quei pomeriggi, anche perché venivo pagata con un cono gelato per merenda!
E questo mi porta alla famosa paghetta.
La paghetta: gelati e lavoretti
Il senso di responsabilità sul valore delle azioni e dei soldi ha molto a che fare con la matematica quotidiana. Per crescerlo ci sono 2 trucchi formidabili: la conversione dei prezzi in “gelati equivalenti” e la “tabella dei lavoretti”.
Il “gelato equivalente” è una misura escogitata da mio marito, che usiamo d’abitudine da qualche anno, da quando i nostri figli (ora 8 e 11 anni) ci chiedono qualcosa con insopportabile insistenza … per evitare lunghe discussioni inutili. Il prezzo dell’oggetto del desiderio (es. 10 euro) viene convertito in gelati (costo unitario 2 euro), quindi la domanda è: “sei disposto a rinunciare a 5 gelati pur di avere un astuccio nuovo?”. Inoltre, dato che in inverno il gelato si mangia solo la domenica e in estate tutti i giorni, in questo modo i bambini hanno una dimostrazione pratica anche del valore del tempo, non solo del valore delle cose.
Da mia madre, invece, ho ereditato l’idea della “tabella dei lavoretti”: il prezziario dei lavori di casa (apparecchiare, sparecchiare, passare l’aspirapolvere, buttare l’immondizia, fare il letto, pulire il bagno,…). Quanto tempo e quanta fatica assorbe ogni lavoretto? Qual è il suo prezzo e il suo valore?
In questo modo i bambini sperimentano il valore vero dei soldi, a partire dal valore delle cose e sviluppano un profondo senso di responsabilità! I bambini devono guadagnarsi la paghetta, prima di utilizzarla, e per guadagnarsela devono utilizzare anche un po’ di matematica quotidiana, la nostra Matilde.
Provate anche voi a giocare alla matematica con i vostri bambini!